Sulle tracce di Hemingway

A poca distanza da Pra’ delle Torri i luoghi più amati dallo scrittore

Sono diversi gli scrittori stranieri che hanno attraversato il territorio veneto nel corso della loro esistenza, ma solo uno di loro ha lasciato tracce indelebili del suo passaggio. Ernest Hemingway potrebbe essere definito un po’ un veneto di adozione, un personaggio del quale ancora oggi è facile immaginare la presenza in alcuni luoghi simbolo della regione.

La storia dello scrittore

In Veneto Hemingway ci arrivò quasi per caso. Nel corso della Prima guerra mondiale fu inviato al fronte come volontario della Croce Rossa Americana, prima a Schio e successivamente a Bassano del Grappa. L’impatto emotivo con il conflitto fu molto forte per lo scrittore, tanto da fissarsi nella sua memoria e spingerlo a tornare in quei luoghi più volte nel corso della sua vita.

Ernest Hemingway

In Veneto tornò nel 1922 a Fossalta di Piave, nel luogo in cui aveva rischiato la vita: durante la guerra, infatti, era stato ferito ad un ginocchio. Fece nuovamente ritorno nella regione nel 1948 con la quarta moglie Mary e da lì in poi divenne tappa fissa dei suoi viaggi, tanto che lo scrittore arrivò a definirsi “un ragazzo del basso Piave” in una lettera inviata ad un amico.

I luoghi simbolo

Sono diversi i posti che legano Hemingway al Veneto. Il romanziere amava perdersi per Venezia tra i sapori e i colori del mercato di Rialto; andare alla Locanda Cipriani a Torcello, al Caffè Florian a piazza San Marco, all’Harry’s Bar, dove si sentiva come a casa e beveva Martini al tavolo che era sempre riservato a lui.

Caorle era molto amata dallo scrittore

Il luogo sicuramente più battuto da Hemingway tra il 1955 e il 1957 è stato però Caorle – dove sorge il Centro Vacanze Pra’ delle Torri – nella cui laguna andava a cacciare le anatre. Lo scrittore adorava questa terra perché incontaminata e popolata da gente di mare ed influenzò molte delle sue opere.

Hemingway con Adriana Ivancich, sua musa ispiratrice

Qui incontrò la diciannovenne Adriana Ivancich, l’ennesimo amore per lo scrittore, che generò scandalo per l’età di lei. La ragazza fu di ispirazione per “Di là dal fiume tra gli alberi”, romanzo pubblicato in America nel 1950, arrivato in Italia nel 1965. Nel libro, l’autore dedicò alcune delle sue pagine più belle proprio alla laguna di Caorle.

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Il museo dedicato a Hemingway

Tra i luoghi dell’esperienza bellica che più di tutti legarono Hemingway al Veneto c’è poi Bassano del Grappa: qui trascorse alcuni mesi come supporto della “Sezione Uno” delle ambulanze della Croce Rossa. Il borgo ospita il Museo Hemingway e della Grande Guerra in Villa Ca’Erizzo, poco distante dal Ponte Vecchio e dalla rocca medievale. Qui è ospitata anche una rara prima edizione di “Addio alle Armi”, uno dei suoi capolavori indiscussi.