Girare 14 paesi d’Europa senza muoversi da casa: Le tappe della Cultura
Germania: i musicanti sulla strada per Brema
Conoscere le storie di un luogo è uno dei modi migliori per conoscerlo prima di visitarlo. Leggende, favole, tradizioni festive e antichi modi di dire ci aiutano a entrare nell’atmosfera della nostra viaggio. I musicanti di Brema è il titolo di una celebre fiaba dei fratelli Grimm, che racconta di quattro animali amici (un asino, un cane, un gatto e un gallo) che hanno un desiderio: entrare a far parte della banda musicale di Brema. Si mettono dunque in marcia per raggiungere il nord della Germania. In realtà, secondo la favola, non arrivarono mai a destinazione, ma sono entrati a far parte dell’immaginario comune a tal punto che gli abitanti hanno dedicato loro una statua che troneggia tra la chiesa e il municipio in una delle piazze principali della città e che li raffigura uno sull’altro, con l’asino alla base e il galletto in cima.
Francia: le bellezze della Côte d’Azur
Nel 1887 il poeta Liégeard pubblicò un volume dal titolo La Côte d’Azur, la Costa Azzurra, dedicato all’area del Sud della Francia, all’epoca sotto l’influenza politica della Contea di Nizza. Questo signore non sapeva di aver inventato una regiona geografica! Il nome infatti entrò nel lessico comune per definire il tratto compreso tra il principato di Monaco e la città di Martigues. La Costa Azzurra divenne famosa nel secondo dopoguerra come ritrovo alla moda per star del cinema (a Cannes si fa l’omonimo festival), artisti, letterati e intellettuali. Tra questi, i coniugi Maeght: coppia di editori e mercanti d’arte, i quali nel 1964 aprirono al pubblico la loro casa sul mare, visitabile ancora oggi e divenuta Fondazione, che ospita la loro collezione di sculture e quadri dei maestri del Novecento: Mirò, Chagall, Picasso e molti altri.
Belgio: il manifesto del teatro di Ghent
Regola numero uno: Non si tratta ormai solo di ritrarre il mondo.
Si tratta di cambiarlo.
L’intento non è quello di rappresentarlo, ma rendere reale la rappresentazione stessa.
Nel 2018 l’NT Teatro di Ghent ha scritto le sue 10 regole per diventare la città-teatro del futuro. La programmazione della direzione artistica è ricchissima e portatrice di istanze politiche, espresse nella regola 9: “Almeno una produzione per stagione deve essere concepita o realizzata in una zona di guerra che non abbia strutture culturali istituzionali”. Il teatro ospita artisti provenienti da tutto il mondo che portano spettacoli in diverse lingue. A questo proposito c’è la regola numero 6: “Sul palco si devono parlare, per ogni produzione, almeno due lingue”. L’NT è l’unico teatro al mondo in cui si sa esattamente che tipo di spettacoli si andrà a vedere: la direzione, infatti, non accetta di mandare in scena spettacoli tratti da testi classici, tutto dev’essere nuovo, sperimentale, giovane, come prevede la regola 7: “Almeno due attori/attrici in scena devono essere dei non-professionisti. Gli animali non contano. Ma sono i benvenuti.”
Repubblica Ceca: il barocco di Olomouc
Tra i 12 siti Unesco della Repubblica Ceca compare la Colonna della Santissima Trinità che si trova a Olomouc, una cittadina situata nella zona della Moravia, a poche ore da Praga. La Colonna fu costruita a seguito di una violenta pestilenza, tra il 1716 e il 1754, per mano degli abitanti, i quali misero al servizio del progetto le loro conoscenze artigianali o artistiche. Per questo motivo l’opera è il simbolo della città. È alta 35 metri e fu inaugurata dall’imperatrice Maria Teresa. La casata reale, colpita dalla forza di volontà dei cittadini, mantenne un rapporto di favore con Olomouc.
Olanda: la ragazza con l’orecchino di perla
La ragazza con l’orecchino di perla è un titolo dato postumo a un ritratto molto celebre del pittore Vermeer, vissuto nella seconda metà del 1600. Una giovane ritratta a mezzo busto ci volta le spalla ed è colta nell’atto di girarsi a guardarci, la testa avvolta in un turbante blu e giallo, all’orecchio scintilla un pendente di perla. Il suo sguardo ci cattura.
L’artista passò quasi tutta la sua esistenza nella tranquilla e ricca cittadina di Delft, in cui fiorivano i commerci via acqua, dipingendo scene di vita quotidiana della città o della propria casa. A Delft c’è un Centro a lui dedicato che custodisce la maggior parte dei suoi dipinti: è un viaggio all’indietro nel tempo, le sue opere raccontano la città del passato, mentre si cammina per le vie di quella del presente.
Ungheria: l’isola della santa mistica
A Budapest, in mezzo al fiume Danubio, c’è una piccola isola, ribattezzata l’isola di Margherita, in onore della santa visionaria vissuta in epoca medievale. Margherita rese i voti a dodici anni ed entrò nel convento dell’Isola delle Lepri (come si chiamava allora), quando morì le cronache raccontano che si avverarono molti miracoli che aveva predetto e fu eletta santa. L’isola Margherita conserva ancora le sue reliquie ed è meta di pellegrinaggio, ma anche di svago: è infatti la più grande area verde della città, dove trascorrere ore di pace e silenzio.
Italia: la Scogliera Viva
A Caorle, non lontano da dove si trova il nostro camping, sulla costa adriatica vicino a Venezia, si trova una scogliera che costeggia una lunga passeggiata che porta alla Chiesa di Santa Maria dell’Angelo. Lanciate lo sguardo nell’azzurro sconfinato del mare e vedrete qualcosa di inaspettato. Vi stropiccerete gli occhi. Ma quello..? Un viso di pietra vi guarda. E più avanti un grande sole scolpito, un delfino, un serpente, una sirena. Nell’immobilità assoluta, questo strano popolo della scogliera vi osserva. Tradizionalmente, non c’è nulla considerato più inanimato e immobile di una pietra, a meno che non sia scolpita e prenda vita in forme fantastiche: è quello che ogni anno succede a Caorle, in estate. Artisti proveniente da tutto il mondo vengono a scolpire la scogliera, che è detta viva, proprio perché animata da questa iniziativa.
Quando un viaggio finisce, un’ altro si prepara
Abbiamo concluso il nostro tour attraverso 14 paesi d’Europa: abbiamo esplorato, assaggiato e scoperto luoghi che ora si trovano nei nostri pensieri. In alcuni di questi, magari, ci siamo già stati, (o magari sono la nostra casa) altri ci aspettano in futuro. In questo momento, però, manca una delle coordinate fondamentali per poter intraprendere un viaggio: lo spazio. Spazio e tempo sono le ascisse e le coordinate della nostra vita. Il tempo continua a scorrere, ma lo spazio, è limitato in questo momento. Possiamo prenderci il tempo di viaggiare con la mente, ma ci manca lo spazio da attraversare con il corpo. Un viaggio, per quanto descritto nei più minimi dettagli, per essere tale, dev’essere percepito con i sensi. Il vento leggero che soffia sulla penisola di Premantura e che ci porta l’odore del sale; il profumo del caffè e la morbidezza invitante della Sacher viennese; lo scintillio del sole sulle sculture di pietra di Caorle; sono solo parole. Magari ci trasportano e mettono in moto l’immaginazione, ma non sarà mai come essere lì e ascoltare i rumori di una lingua straniera, cimentarsi a leggere un menu per scegliere cosa mangiare; passeggiare per vie straniere in cui tutto è nuovo o emozionarsi davanti a qualcosa di bello che non conoscevamo.
Viaggiare significa percorrere delle distanze. Quando sarà nuovamente possibile farlo, sarà ora di ricominciare. Vi aspettiamo.